Aquino - Guida Turistica

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.: AQUINO
 Aquino è un comune di 5.337 abitanti della provincia di Frosinone.
 La città è collocata nella valle del Liri, ricca di acque che confluiscono dai monti che racchiudono la valle: fino al sedicesimo secolo erano nei pressi del nucleo urbano tre laghi, poi prosciugati. Il toponimo deriva da una parola volsca che indicherebbe abbondanza d'acqua, dalla quale il nome latino Aquinum.
  Sorta tra il IV ed il III secolo, Aquino è stata un importante centro dei Volsci e poi città romana posta sulla via Latina. Viene menzionata da Tito Livio nella storia della seconda guerra punica e successivamente da diversi altri scrittori latini. Dapprima municipio e poi colonia romana, sotto l'impero fu un centro molto fiorente, raggiungendo una popolazione di circa quarantamila abitanti. Di quel periodo rimangono testimonianze nei resti che sono giunti fino a noi: il tempio maggiore o Capitolium , il teatro, l'anfiteatro, la cinta muraria, soprattutto un lungo tratto della via Latina con la porta Capuana ancora quasi integra, ed un arco onorario cosiddetto di Marcantonio.
 La città venne devastata alla fine del VI secolo dai Longobardi e rimase quasi spopolata. Più tardi, poco distante, nacque il centro medievale su di uno sperone di roccia circondato da alcuni laghi da cui era egregiamente difeso. Qui fu costruito un grande castello-fortezza, prima sede della omonima famiglia titolare della Contea, appunto la vasta Contea d'Aquino, dinastia legata dai legami di parentela con l'imperatore Federico II e spesso in lotta con l'abbazia di Montecassino con cui confinava. Nel '500 passò ai D'Avalos e poi ai Boncompagni. Nel 1796 Ferdinando IV di Borbone la comprò annettendola al Regno di Napoli. Aquino è stata diocesi dal V secolo e la prima cattedrale, sotto il titolo di San Pietro Vetese, ebbe sede nel Capitolium romano, di cui restano imponenti ruderi. Aquino è stata quasi totalmente distrutta nella battaglia di Cassino durante la seconda guerra mondiale. Da tempo è stata completamente ricostruita e si presenta cittadina moderna custode del suo passato.
 Oltre che di San Tommaso è patria di Decimo Giunio Giovenale poeta satirico romano, di Pescennio Negro governatore della Siria e Imperatore d'Oriente nel 193 e di Rinaldo d'Aquino poeta della "Scuola Siciliana". 
 Tra le diverse memorie del suo passato un posto particolare lo occupano la chiesa romanica di Santa Maria della Libera, stupendo monumento del X secolo, ed il già citato arco onorario di Marcantonio, che si fa risalire al I secolo a.C. e che alcuni studiosi ritengono sia il primo arco onorario costruito nel mondo romano. Altri resti importanti sono costituiti dalla porta Capuana, detta anche di San Lorenzo, dal teatro, dall'anfiteatro e dalla cinta muraria. Il borgo medievale, che si affaccia sul "Vallone di Aquino" attraversato dall'autostrada del Sole, conserva la grande Torre romboidale ed altri resti del castello dei Conti d'Aquino, oltre che alcune stanze della costruzione conosciuta come "Casa di San Tommaso".